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Giusta l'idea di «trovare una nuova spinta propulsiva che aiuti a riacquistare credibilità», come ha sottolineato Paolo Garimberti, in occasione della conferenza stampa di Viale Mazzini per la presentazione dei loghi e dei nuovi canali, ma alcune delle dichiarazioni rilasciate dai vertici Rai sembrano anticipare i tempi.
Non tanto per l'introduzione di altri 10 canali (in totale Rai potrà quindi disporre di 13 canali digitali), sui quali però non ci sono state precisazioni circa la programmazione, quanto per il lancio annunciato della TV ad altissima risoluzione, detta anche 4K, con risoluzione di 4.096x2.160 pixel, di nuovi canali 3D e di un forte sviluppo della piattaforma TV via web.
Sarebbe bello se nel medio-breve termine ciò accadesse davvero, ma lo sarebbe ancora di più se i proclami riguardassero la normale TV ad alta definizione, a oggi presente soltanto sotto forma di canali di test. Né si può contestare sulle prime perplessità dei consumatori ancora impegnati nel passaggio dalla TV analogica alla digitale, quindi nell'acquisto di TV LCD e al plasma compatibili con i segnali televisivi dell'HDTV.
Il passaggio diretto all'altissima definizione comporterebbe quindi l'n-sima sostituzione di decoder, TV e via dicendo? Domande alle quali per ora non è possibile far seguire, con certezza, alcuna risposta.
Fonti by Pc World
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