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Ricordate il film di Alberto Sordi dal chilometrico titolo “Bello, onesto, emigrato Australia, sposerebbe compaesana illibata”? Be’, oggi la questione si gioca sul web, e gli annunci non si fanno per cercare compaesane illibate da sposare, ma al contrario sono le ragazze che mettono in vendita la propria purezza per (a loro dire) pagarsi gli studi. Certo che con i 45.000 dollari australiani con cui si è conclusa l’asta online indetta da Unigirl, la studentessa neozelandese di 19 anni che ha deciso di offrirsi al miglior offerente, non ci vengono fuori gli studi, ma anche, forse... un inizio di professione.
Tutto è iniziato quando Unigirl ha messo all’asta la sua integrità sul portale neozelandese Ineed, che è un gioco linguistico per dire, tradotto, “Io voglio”.
La mossa eclatante escogitata da Unigirl ha fatto ovviamente il giro del mondo, e in breve sono arrivate sul sito d’aste oltre 1200 offerte di "acquisto", e questo nonostante Unigirl non si sia mai fatta vedere in fotografia.
Il vincitore dell’asta, alla fine, si è aggiudicato l’ambito premio per la modica cifra di 45.000 dollari, e adesso dovrà verificare di persona se è vero che Unigirl è attraente e in forma come lei stessa sostiene e, soprattutto, se è davvero illibata come promesso.
Ovviamente, la ragazza è su di giri, perché per sua stessa ammissione l’offerta che è arrivata ha superato ogni sua più rosea previsione.
Non facciamo commenti sull'integità morale della ragazzina, ma ci sentiamo di suggerirle prudenza, perché se è vero che ha agito in anonimato, anche il fantomatico compratore potrebbe essere una bufala come quelle che, tanto spesso, si vedono nel mondo delle aste online. Potrebbe voler toccare con mano la merce e poi... dimenticarsi di pagare.
Meglio che Unigirl faccia attenzione. In ogni caso, è proprio vero che ormai su Internet si trova proprio di tutto...
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