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Antony99.
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Il fenomeno dei social network deve tener conto della privacy di chi vi aderisce, ma al tempo stesso della tutela dei minori e dei profili che utilizzano i nuovi spazi virtuali per puro svago, senza ledere la dignità e la sicurezza altrui.
Luoghi di aggregazione in cui convergono milioni e milioni di iscritti, devo purtroppo prevedere e prevenire la presenza di malintenzionati, di utenti cioè che approfittano della buona fede degli altri per arrecare disturbo e, soprattutto, molestare sessualmente le proprie vittime.
Un colpo basso è stato inferto a MySpace da parte delle autorità americane: dietro sollecitazione, ben 90.000 profili sono stati cancellati dallo staff del noto portale e dati in consegna ai procuratori Richard Blumenthal e Roy Copper, rispettivamente degli stati del Connecticut e del North Carolina, poiché corrispondenti a pregiudicati per atti di molestia sessuale.
Si sospetta tuttavia che il numero degli iscritti da allontanare e consegnare alla giustizia, sia di gran lunga maggiore, ma le possibilità di insinuarsi fra le pagine del noto sito di social networking, sotto mentite spoglie, ricorrendo a pseudonimi e falsificando i propri dati anagrafici, rendono più difficili le operazioni di riconoscimento.
I due procuratori ritengono infatti che per ogni molestatore identificato, ve ne siano tanti altri che riescono a farla franca.
Non solo, dopo aver "ripulito", anche se parzialmente, MySpace, si dovrebbe passare ad analizzare lo sterminato elenco di Facebook: la missione è tanto urgente quanto improbabile da compiere.
Forse, da parte degli stessi portali, si dovrebbe fare più attenzione ai neoiscritti che giorno dopo giorno infoltiscono i rispettivi database
Fonte:SPOILER (click to view).